Dario Mitidieri

Lost Family Portraits

Esposizione disponibile per il noleggio

Panoramica della mostra

Ritratti di famiglie spezzate. Ecco come si potrebbe tradurre Lost Family Portraits, la mostra di Dario Mitidieri, che gli è valso il World Press Photo nel 2016.

Il fotografo italiano di base a Londra è andato nei campi profughi in Libano, nella valle del fiume Bekaa. Le sue foto vogliono raccontare la condizione di persone rimaste in un limbo senza copertura mediatica: chi è fuggito dalla guerra in Siria, ma non riesce ad andare in Europa o non può tornare a casa.

Le famiglie di Lost Family Portraits si sono fatte avanti per condividere le loro storie. Ciò che chiedevano era di non essere dimenticati. Mitidieri allora le ha fatte posare come per il più classico dei ritratti. Un fondale nero per isolare la scena e sedie su cui disporsi tutti insieme. Queste sedie, però, il più delle volte sono vuote.

Le 10 stampe sono corredate da una breve spiegazione di questa mancanza: genitori morti per i bombardamenti, figli troppo malati per scappare o troppi pochi soldi per scappare tutti insieme. Dei cari rimasti in Siria, però, spesso non riescono ad avere notizie.

Mitidieri però ha voluto lasciare uno spazio oltre il telo nero, per dare contesto alle fotografie. In lontananza, infatti, si vede una montagna, che segna il confine con la Siria.

Lost Family Portraits mostra le storie di alcuni dei 1,5 milioni di profughi in Libano, di una guerra che non si ferma dal 2011.

Lavori selezionati

Dettagli tecnici

La mostra è composta da 10 stampe a colori nel formato 60x90cm, montate su DBOND 3mm.