We came from fire è il primo libro di Joey L., che raccoglie le foto del suo viaggio in Iraq e Siria compiuto nel 2015.
Il reportage: i volti della guerra in Siria
Un viaggio di sicuro non facile. I problemi però cominciano fin dall’aeroporto: la sua destinazione (non Cancun come aveva detto alla mamma) è Sulaymaniyah, la cittadina dell’Iraq da raggiungere con uno scalo in Turchia. La stessa porta d’ingresso usata dai tanti foreign fighters per raggiungere lo Stato Islamico. Viaggiare da solo con la tanta attrezzatura per i suoi scatti non lo aiuta.
Arrivato in Iraq, con un complesso itinerario di un giorno per evitare i luoghi controllati dall’Isis, Joey e la sua guida locale Jan Ezidxelo raggiungono Makhmour, città curda dell’Iraq. E poi Duhok e Zakho fino alle montagne della Siria attraverso un fiume. Come racconta in un post sul suo blog, è fondamentale avere una persona fidata del posto che possa guidarti. Purtroppo non si può usare Google Maps, visto che non ha l’opzione evita i check point dello Stato Islamico.
Attraverso questo reportage e questo libro Joey vuole umanizzare con i suoi ritratti una guerra così distante come quella in Siria. La lotta allo Stato Islamico nel 2015 occupava le prime pagine dei giornali e l’attenzione di Joey era stata colpita da un particolare nel grande panorama dello scontro: i guerriglieri curdi, che combattevano sì per la liberazione dall’Isis, ma soprattutto per ottenere la tanto agognata indipendenza, come gli racconteranno loro stessi.
Questi soldati saranno l’oggetto di indagine di Joey, confluito poi nel libro. Alla sua guida infatti chiedeva di fotografare persone, non scene di conflitto. E i visi e i gesti dei guerriglieri e delle guerrigliere sono ciò che emerge più distintamente dalle pagine del suo reportage.
Il libro
Puoi ordinare il libro We Came From Fire sul sito di Joey L. o contattarci. Oltre al libro, potrete avere anche una sua stampa firmata del reportage.