Stampe fine art, cosa sono? è una domanda con cui spesso ci confrontiamo. Riceviamo ogni giorno molte richieste da persone che chiedono informazioni sull’acquisto di stampe di questo tipo, ma che spesso vengono confuse con i poster o le stampe espositive. Tra gli appassionati di fotografia c’è infatti ancora incertezza sul concetto e la sua definizione.
Stampe fine art: cosa si intende?
Innanzitutto, quando si parla di stampe fine art non si definisce un genere di fotografia o una corrente artistica. Non è un’indicazione come street photography, fotografia still life o fotografia naturalistica.
Partiamo quindi dalla traduzione letterale: le stampe fine art sono “stampe belle arti“, cioè un oggetto artistico, destinato a confrontarsi sullo specifico mercato dell’arte e pertanto a durare nel tempo. Per essere classificata come tale, la stampa fine art necessita di due condizioni:
- uno scatto interessante, riconducibile ad un filone artistico;
- materiali e tecniche di stampa di massima qualità che possano garantirne la longevità.
Il primo parametro è l’immagine, che lascia completo spazio di azione creativa al fotografo. Quando si pensa a un’opera fine art, ci si deve muovere liberamente tra il concetto di bianco e nero o colore, tra immagini realistiche o volutamente artefatte, tra astrazioni e concettualizzazioni. La definizione fine art non limita questo campo.
Le fotografie fine art di Steve McCurry, ad esempio, vibrano di colore e alternano scatti generati da un istinto artistico capace di cogliere l’attimo a immagini più posate, sempre tutto filtrato dall’occhio dell’autore, dalle sue scelte compositive, dal suo punto di vista sulla realtà.
Alla fase di scatto seguirà poi una seconda fase artistica, la cosiddetta selezione o editing, in cui il fotografo sceglie tra quanto prodotto, solo le immagini che ritiene più interessanti e coerenti al suo percorso artistico. Un’elaborazione che privilegerà le immagini più attraenti o più dense di significato.
Il secondo parametro incrocia il pensiero artistico alla tecnica di stampa. È altrettanto determinante se si pensa all’infinita gamma di scelte materiali e alla resa interpretativa sostanzialmente diversa che possono dare all’immagine. E tanto vale dall’origine della fotografia artistica, dove autori dei primi del Novecento attribuivano un’importanza sostanziale alle procedure di sviluppo e stampa per la resa dell’oggetto finale.
Oggi, con l’avvento del digitale, spesso gli artisti si trovano a confrontarsi con professionisti esterni, operatori di stampa, laboratori che muovono macchinari complessi, abilità tecniche e sensibilità tali da essere talvolta dei veri e propri consulenti dell’autore dello scatto.
È solo attraverso un rapporto di fiducia e di affiatamento tra l’operatore tecnico e l’artista che si arriva alla stampa finale, cioè l’oggetto d’arte, per come l’autore l’ha concepito.
Artsy: la casa delle stampe fine art
Queste considerazioni ci spingono a consigliare ad ogni potenziale collezionista di verificare a monte non solo la bellezza dello scatto ma il materiale su cui è riprodotto e la tecnica di stampa adottata, oltre alle garanzie di cui ogni immagine dovrebbe essere corredata. Certificati e firme in primis.
Il mercato della fotografia Fine Art è in grande espansione, l’interesse che genera è proporzionale alla confusione e all’impreparazione di alcuni operatori estemporanei che si improvvisano galleristi e alla conseguente insicurezza di potenziali collezionisti, in cerca di garanzie che accompagnino la costruzione della propria collezione.
Parallelamente, il web ha creato mercati globali con cui è appassionante confrontarsi. In questo contesto ci è parso che Artsy coniugasse i valori solidi del rapporto di fiducia tra gallerista e collezionista, con la sfida del mercato globale, della sua velocità e del suo alto potenziale. Artsy si configura oggi come un grande operatore culturale in grado di favorire, orientare, sostenere ed espandere differenti correnti artistiche. È il più grande sito al mondo per gallerie e musei. Raccoglie gli artisti di più alto valore e i loro pezzi più importanti, per indirizzarli al milione di collezionisti internazionali che lo visitano, siano essi appena entrati nel mercato dell’arte e desiderosi di sperimentare nuovi linguaggi o veterani della dimensione artistica, che si sanno muovere a loro agio tra le gallerie.
È a entrambi questi tipi di clienti che vogliamo rivolgerci con i nostri autori. Nella nostra gallery troverete i grandi autori di Sudest57, come Steve McCurry o Howard Schatz, ma abbiamo dato posto anche ad autori emergenti nel settore fine art, come Dario Mitidieri e Joey L.
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